R.O.N.F. test

Per capire se si russa solamente o si va anche in apnea bisogna fare una polisonnografia.

Se dall’esito di questo esame risulta un semplice russamento è necessario capire la causa cioè se si russa per il naso chiuso o anche ad esempio, per un palato lungo.
Per questo basta effettuare in R.O.N.F. test dove R.O.N.F. non sta per ronfare, ma è l’acronimo di Rilevazione Ostruzione Naso Faringea: la persona che dorme con il chi russa dà un voto al suo russare da 1 a 10 (per chi russa tanto). Dopo aver valutato il livello per 5 o 6 giorni, il “russatore” utilizza uno spray vasocostrittore nel naso (2 puff a testa bassa; ve ne sono tantissimi in commercio, basta farsi consigliare dal farmacista di fiducia). Se quel 10 dopo l’utilizzo del vasocostrittore diventa 0 vuol dire che il problema era il naso; se invece il 10 rimane 10 vuol dire che la causa probabilmente è il palato lungo; se infine diventa 5 vuol dire che il problema dipende un po’ dal naso e un po’ dal palato.
A questo punto, conoscendo la causa del russare, si propongono due livelli di intervento:
– con la radiofrequenza, in anestesia locale, si riducono i turbinati e il palato. Questa tecnica non è risolutiva, talvolta va ripetuta dopo circa 3 mesi, ma può rappresentare una via per il miglioramento;
– con la tecnica chirurgica, in anestesia generale, si pratica la riduzione cruenta dei turbinati e del palato. Questa tecnica sicuramente apporta maggiori vantaggi, ma necessita di un giorno di ricovero.

 

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