EMIVISI
Da sinistra: emivisi di sinistra, Vincenzo Pucci, emivisi di destra.
Le immagini dimostrano che il nostro viso non è simmetrico come potrebbe sembrare.

Naso difficile

Quanto migliora?

Il concetto di naso difficile è da interpretare in due modi:
per il chirurgo, è difficile un naso particolarmente grosso o lungo, dalla pelle spessa, molto deviato, che ha subito traumi o è già stato operato;
per il paziente è difficile accettare un naso che migliora, ma non si trasforma nel suo “naso ideale”. L’intervento correttivo permette infatti il miglioramento di uno, massimo due gradi: un grado IV non diventerà mai un grado I.

Grado I

Naso naturale
(proporzionato, armonico)
Porto sempre l’esempio di una presentatrice televisiva che aveva un naso perfetto, ma lo voleva più piccolo di due millimetri: un caso limite, da non operare a meno che non ci sia un problema funzionale.
Infatti anche se all’esterno non c’è disarmonia, può esserci un problema funzionale, e solo per questo è giustificata la chirurgia.

Grado II

Illineare
(deviazione parziale per irregolarità dell’osso oppure della cartilagine)

Grado III

Illineare
(deviazione totale per irregolarità sia dell’osso che della cartilagine)

Grado IV

Deforme
per  eccessi o per deficit ossei e cartilaginei

Variabili di risultato

La presenza di una o più delle varibili che seguono incide sul risultato finale:
– cute grassa e spessa, oppure sottile o anelastica
– patologie sindromiche
– cicatrici
– naso negroide, o postraumatico o postchirurgico

Faq

Come viene il naso?

Per immaginare come verrà il naso basta pensare al proprio naso (la sua pelle, la sua presenza sul viso) senza i difetti. Non un naso ideale o idealizzato. Per capire come verrà si possono vedere i risultati su altri nasi, ma sono su visi differenti … poco significativi; ho operato coppie di gemelli: piccolissime differenze hanno fatto sì che, dopo la chirurgia, i nasi dei gemelli fossero simili ma non identici.
Il computer? Una foto ritoccata? 
Un discorso è correggere una foto, un altro un naso reale. La “correzione virtuale” è utile per immaginare non tanto il naso come verrà ma la linea che avrà dopo la chirurgia.

A cosa vado incontro?

Innanzitutto la visita per valutare lo stato fisico generale (malattie, cure, pregressi interventi, allergie etc.), quindi discutere insieme il risultato.
Il paziente deve spiegare bene al chirurgo quali sono le sue aspettative e il chirurgo deve spiegare bene se possono essere soddisfatte.

Mi ripeto: non bisogna sognare un naso ideale ma il proprio naso senza difetti!

Come ci si sveglia?

Un po’ intontiti con dei cerotti e del ghiaccio sul naso, i tamponi, piccole spugnette (bisogna respirare dalla bocca).
Le nuove tecniche chirurgiche e anestesiologiche, con l’aggiunta dell’esperienza, fanno sì che non si vedano più quegli occhi gonfi e lividi che si vedevano una volta.
Il  naso sarà più che presentabile dopo sole 3/4 settimane, mentre ci vogliono dai 6 ai 12 mesi per valutare il risultato definitivo (i nasi grossi sono i più lenti a normalizzarsi).

È doloroso?

No, durante l’operazione non si sente nulla. Al risveglio, alcuni riferiscono un po’ di mal di testa, a volte nausea.

Quali sono i tempi?

In poche parole:
1 ora di intervento
1 giorno di ricovero
1 mese per avere un naso più che presentabile.

E' possibile un ritocco?

Oggi siamo tutti più esigenti, sia i pazienti sia noi chirurghi, ed è certamente possibile, a naso normalizzato, un ritocco.

Qual è l’età minima?

Esiste un’età anagrafica e un’età biologica, quindi ragazzine di 16 o 17 anni ancora infantili come di 13 o 14 anni già donnine.
Mia figlia l’ho operata a 15 anni.
È l’adolescenza l’età delle maggiori insicurezze.

Posso prendere il sole?

Il sole non fa male al naso operato, è il caldo che tende a gonfiare i tessuti.
Anche dopo tre settimane dall’intervento si può andare in spiaggia o in barca, con un cappello che fa ombra e, di tanto in tanto, un po’ di ghiaccio sulla parte operata.

Posso fare sport?

Si può camminare a passo svelto anche dopo pochi giorni, ma per la palestra con attrezzi pesanti bisogna aspettare 3-4 settimane; stesso tempo per gli sport di squadra (con protettore).
Per il nuoto, aspettare che si regolarizzi una buona respirazione: vietati i tuffi fino a completa guarigione,

La chiurgia del naso

Il naso può rappresentare un fastidio se funziona male, un complesso se è irregolare o poco armonico.
La sua funzionalità dipende sia dall’aria che passa sia da come questa viene percepita dalla mucosa nasale (la pelle rossa interna). Se ho il naso chiuso e sciogo in bocca una caramella alla menta mi sembra di respirare meglio, ma certo la caramella non ha raddrizzato il setto o allargato il naso! È la sensazione di freschezza data dalla menta che mi ha fatto respirare meglio. Quindi la percezione di respirare bene dipende da un fattore anatomico (setto, ipertrofia dei turbinati o altro) e da uno fisiologico (la mucosa nasale). Per questo un naso allergico anche se libero sembra chiuso, oppure un naso che sembra pieno (di muco) soffiando sembra vuoto (non esce niente).
Se il setto è deviato si respira male, ma se c’è anche una mucosa malata (allergica, iper reattiva, sensibile) si respira peggio. Se quando ci si opera se si ha, oltre il setto deviato anche una mucosa iper-reattiva, dopo la chirurgia si migliora ma non si guarisce.

Si può modificare la forma di un naso?

Certamente, ma bisogna prima valutare vantaggi, svantaggi e limiti di un intervento chirurgico.
Vantaggi: il naso migliora nella forma e respira meglio
Svantaggi: bisogna sottoporsi ad un intervento chirurgico con tutto ciò che comporta (anestesia, chirurgia, post operatorio).
Limiti: il naso nuovo non sarà come in genere si immagina un naso ideale o idealizzato, ma solo il vecchio naso senza i difetti. Su un terreno edificabile si può costruire una villa come la si vuole, ma se si vuol ristrutturare il più bell’appartamento del mondo bisogna rispettare muri maestri, pilastri, strutture portanti. E il naso è un appartamento, non una villa; si lavora su quel che c’è, non su quello che si sogna.

E le narici?

Correggo le narici solo se necessario e nel dubbio non le correggo, sia per non fare tagli esterni (quindi cicatrici che seppur sbiadiscono col tempo è meglio evitare) sia perché si possono comunque ridurre dopo qualche mese, in pochi minuti. Sono pochissimi i pazienti che hanno richiesto un rimodellamento delle narici a distanza dell’intervento, segno che la quasi totalità era soddisfatta del risultato.

L’obiettivo

Il fine di un intervento correttivo è un naso naturale, che non attira l’attenzione e si armonizza con il resto del viso. Un naso naturale non deve essere perfetto o particolarmente bello, ma soltanto essere proporzionato.
Quando ci guardiamo allo specchio, non ci vediamo come ci vedono gli altri, di conseguenza un’imperfezione del naso può essere gravissima per noi e ininfluente per altri, o viceversa. Solo il padrone del naso può decidere se operarsi o meno; influenzare la decisione è sbagliato.

L'operazione step by step

Come viene il naso?

Il primo passo è l’anamnesi, cioè la raccolta dalla viva voce del paziente di tutte le informazioni necessarie, e la valutazione della funzionalità, delle irregolarità esterne e delle aspettative.
In questa fase vi sarà consegnato il modulo di consenso informato, che in aggiunta al colloquio preoperatorio con il chirurgo, fornisce tutte le informazioni riguardanti le caratteristiche ed i rischi connessi all’intervento di chirurgia del naso. Vi preghiamo di leggerlo (potete trovarlo qui) e di discutere con il chirurgo la spiegazione di ogni termine che non fosse chiaro.

Ricostruzione virtuale

È possibile visualizzare a computer come sarà il naso dopo l’intervento, partendo da quattro fotografie: profilo destro e sinistro (solo la testa di profilo, non si deve vedere il sopracciglio dell’altro lato), prospetto (faccia), da sotto (narici).
La ricostruzione virtuale si avvicina molto a quella reale.

Terapia pre-operatoria

Importante è arrivare all’intervento rilassati: per questo prescrivo nei giorni precedenti delle gocce ansiolitiche. Agli allergici viene prescritta una terapia antiallergica pre-operatoria.

Anestesia

Anestesia generale (narcosi): attraverso un ago in vena vengono iniettati dei farmaci, ci si addormenta e quando ci si sveglia è tutto fatto. Svantaggi: risveglio lento, brividi, un po’ di fastidio alla gola (tubo anestesia), talvolta nausea.
Anestesia locale, con sedazione: si entra in sala operatoria con una cuffietta per sentire musica, vengono iniettati in vena farmaci sedativi, quindi si fanno delle iniezioni al naso, che bruciano appena un po’ (come il dentista “addormenta” i denti, l’otorino “addormenta” il naso)’. Vantaggi: il risveglio è rapido. L’80% dei pazienti (mia figlia l’ho operata cosi) dice di non aver sentito nulla; per gli altri “non è stato bello” e alcuni dicono di aver sofferto molto (la percezione del dolore è personale).

Intervento

L’intervento dura 50/60 minuti, ma dall’entrata all’uscita dalla sala operatoria passano circa 3 ore per preparazione, anestesia, intervento, medicazione, risveglio.
Fondamentalmente esistono due tecniche chirurgiche, tecnica aperta e tecnica chiusa; io preferisco sempre la tecnica chiusa, più veloce, meno traumatica e senza cicatrici esterne.
In genere si asporta il gibbo (la gobba), si accorcia se necessario il naso, si riduce la punta (non la punta all’insù), si raddrizza il setto e si riducono i turbinati.

Post-operatorio

La rimozione dei tamponi avviene dopo 48-72 ore, la prima medicazione dopo 5-7 giorni e la seconda dopo 11-14 giorni.
Segue un controllo dopo 15-30 giorni. Per un mese non allacciarsi le scarpe a testa in giù e dormire su due cuscini.

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